Perfezione» realizzata dai greci derivava da un ordine divino, che fondeva elementi divergenti in 127 dell’arte, ma al potere suggestivo delle cerimonie pubbliche. Scrivendo a D’Alembert egli affermò che quello che importava più di tutto era lo scenario, perché «gli spettacoli sono fatti per il popolo e si può giudicarli https://skybri.net/